Girando nei Borghi Italiani

Da non perdere

ANGHIARI


ITINERARI ARTISTICI
Tra Medio Evo e Rinascimento
alla scoperta di  monumenti chiese e conventi
 La Chiesa di Santo Stefano - Chiesa di S. Agostino - La Badia 
Chiesa di S. Maria delle Grazie - La Rocca - Il Campano - Porta Sant'Angelo
Palazzo Pretorio - Piazza Baldaccio e la Galleria Magi
La Chiesa di Santo Stefano ovvero Bisanzio ai piedi di Anghiari

All'interno di una piccola corte, abbracciata da un prato verde, la Chiesa di Santo Stefano ad Anghiari è tra le più antiche della Valtiberina, databile tra il VII e l'VIII secolo. Le linee bizantineggianti sono legate alla sua appartenenza al Vescovado di Città di Castello, a quel tempo alle dipendenze di Ravenna. D'altra parte la Valtiberina fu in quel periodo il corridoio naturale per collegare Roma con Ravenna. La chiesetta di Anghiari, il cui nome appare anche in un'epigrafe conservata presso l'Abbazia di Pomposa, in realtà rappresenta una scoperta piuttosto recente.  Fu uno studio effettuato dal

Prof. Giuseppe Nomi a solleticare l'interesse  dell'esperto  di  storia dell'arte Prof. Mario Salmi e della Soprintendenza ai Beni Artistici. Da un muro della casa colonica che inglobava l'antica struttura della Chiesa emergeva, infatti, un capitello ionico di epoca romana. Saggi successivi evidenziarono la presenza di un altro capitello simile e fu così che (grazie agli scavi che ne seguirono) apparve a poco a poco, insieme ad alcune tombe, la pianta originale della Chiesa. Altri particolari, oltre ai capitelli già citati e alle relative colonne, fecero supporre che essa fosse stata edificata, come accadeva di sovente, su di un tempio romano. I lavori condotti alla fine degli Anni '60 hanno restituito, almeno in parte, la forma antica della Chiesa di Santo Stefano, con struttura muraria in laterizio (tipi­co dei monumenti ravennati) e corpo centrale a pianta quadrata dotato di tre absidi semicircolari (a simbolo della Trinità divina).  

 

Chiesa di S. Agostino

Le origini della chiesa sono legate al passaggio da Anghiari di Tommaso Becket (1115-1170), Cancelliere di Enrico Il d'Inghilterra e Arcivescovo di Canterbury, la cattedrale dove fu assassina­to. Il personaggio ottenne nel 1164 da Rolando di Montedoglio, Abate di San Bartolomeo, le carbonaie del Castello che si trovavano fuori delle mura, dove gli Spedalieri di S. Antonio Abate, suoi accompagnatori, costruirono delle celle ed un oratorio dedicato a Sant'Antonio. Nel 1188 la comunità passò alla regola di Sant'Agostino e poco dopo, sopra l'oratorio, fu edificata una chiesa dedicata al Santo. In seguito al crollo del campanile, la chiesa fu ampliata nel 1464. Nel 1748 fu restaurata l'abside quattrocentesca. Oggi la chiesa è chiusa al culto per i restauri urgenti dei quali necessita.  

 

La Badia

La chiesa fu il primo luogo di culto di Anghiari. Ricostruita dai Tarlati nel XIV sec., fu ingrandita nel 1447 assumendo le dimensioni attuali. Nell'altare maggiore è l'immagine del Crocifisso, scolpita in legno a grandezza quasi naturale tra il XIII ed il XIV sec.
In capo il Crocifisso ha capelli veri, un tempo fluenti e oggi tagliati per devozione.
Nella cappella laterale è esposta un'opera lignea policroma del Trecento raffigurante la Madonna di Loreto,  attribuita a Tino da Camaino.


Anghiari
Storia e Cultura
Musei
Artigianato e Commercio
Gastronomia
Dove Mangiare
Dove Dormire
Visite Guidate
La Battaglia
Manifestazioni 2002
I Dintorni
Il Paesaggio
Cartografia
Informazioni
Comune di Anghiari     
Assessorato al Turismo ANGHIARI (AR) ITALY  
Centralino Tel. +39 0575 789522 info@anghiari.it www.anghiari.it
Il sito ufficile dell'Amministrazione Comunale di Anghiari
 
www.girando.it
Autore Fabio Montagnani
webmaster@girando.it
Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2017
Pagine viste

dal 26 ottobre 2000