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DIALOGO SUL NATURISMO
di Gloria V.

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In un caldo pomeriggio d'estate, Alessandra chiacchiera in giardino con la sua amica Laura. Alessandra è una naturista, che spesso va con suo marito o con gli amici in spiagge ed altri luoghi dove si sta nudi. Più volte ha provato a parlare del nudismo alla sua amica, ma lei avanza molte obiezioni.

A.: Allora, ci vieni con me sabato prossimo in spiaggia?
L.: Dipende dove!
A.: Dai, lo sai benissimo dove vado...
L.: Appunto, lo so. E tu sai bene che in quei posti non ci vado.
A.: Lo dici come se si trattasse di "postacci", dove si incontra chissà che gentaglia! Guarda che non è così: io ci vado da diversi anni, e ti posso dire che si sta benissimo. Non c'è proprio nulla di "sporco" o di riprovevole nel nudismo; anzi, è un'esperienza bellissima!
L.: Lascia stare, Ale. Già altre volte ne abbiamo parlato: io rispetto la tua opinione, ma proprio non fa per me.
A.: Ne sei sicura? E se ti dicessi che ti sentiresti bene?
L.: Senti, io non so che cosa ti sia successo in questi ultimi anni. Ci conosciamo da una vita, siamo amiche da sempre. Non mi aspettavo che un giorno ti saresti buttata a fare queste cose!
A.: Appunto perché mi conosci bene dovresti fidarti di me. Pensi che ti voglia coinvolgere in una cosa sporca? Se ti invito è proprio perché sono convinta che sia bellissimo, e vorrei che lo provassi anche tu.
L.: Ma come fai a fare una cosa simile? Proprio tu, che da ragazzina eri così timida e riservata! Io non riesco ad immaginarti in un posto pubblico completamente nuda. Non ti vergogni con tutta quella gente che ti guarda?
A.: E chi ti ha detto che stanno tutti a guardare me?
L.: Perché, vuoi dire che non ti guardano?
A.: Si vede che hai una strana idea di ciò che accade in un ambiente naturista. D'altra parte ti capisco: moltissimi non sanno assolutamente nulla del naturismo, e quelle rare volte che i mezzi di informazione ne parlano, l'immagine che emerge è quasi sempre parziale o distorta. Aggiungi il fatto che certe spiagge libere naturiste sono state per anni il regno della "trasgressione", e il pasticcio è inevitabile: nella mente di molti il nudismo non è altro che una delle tante facce della trasgressione. Pensano che le spiagge o i campeggi naturisti siano luoghi in cui si va a guardare o ad esibirsi, posti in cui si fa sesso libero e scambi di coppia, e magari girano anche sostanze proibite. Nulla di più falso! Il naturismo è uno stile di vita sano, negli ambienti naturisti non si fanno orge, anzi non ci sono affatto situazioni erotiche. I naturisti sono semplicemente persone normali, uomini e donne, single o sposati, bambini, giovani e persone anziane, che hanno imparato e continuamente imparano a considerare il corpo umano come qualcosa di "naturale", per nulla indecente.
L.: Per me non è affatto "naturale". Voglio dire: certo che non ho problemi a stare nuda quando sto da sola con mio marito. Se un giorno avessi dei figli, non so: magari finché sono piccoli potrei anche stare nuda in loro presenza, ma poi, una volta cresciuti, me ne guarderei bene: chissà cosa potrebbero pensare! In ogni caso, con le persone estranee mai e poi mai.
A.: Dimmi una cosa: se ti trovassi da sola con Claudio su una spiaggia deserta, dove sei sicura che non passa nessuno, accetteresti di prendere il sole nuda con lui?
L.: Be', in questo caso... forse sì; in un posto deserto potrei anche sentirmi tranquilla.
A.: Ora immagina per un attimo che invece di essere solo voi due ci troviamo in quattro; immagina la stessa spiaggia deserta, ma che ci siamo anche io e Fabio a farvi compagnia. Come ti sentiresti in questo caso?
L.: Ecco, già questo mi sembrerebbe meno accettabile. Anzi, penso che mi sentirei profondamente imbarazzata. A.: E perché? Cosa cambia?
L.: Cambia parecchio! Non è come essere noi due da soli.
A.: E qual è il problema? Ti vergogneresti di Fabio?
L.: Certamente già questo sarebbe un motivo. Per carità, per me Fabio è un caro amico, come d'altra parte lo è Claudio per te. Ma mi sentirei a disagio a parlare con lui tutta nuda...
A.: ...e naturalmente ti seccherebbe che Claudio possa scambiare due parole o giocare a racchettoni con me.
L.: Anche questo. Cioè, intendimi: mi fido di te, e so che non faresti mai nulla per sedurre mio marito. Però... forse è meglio evitare situazioni di questo tipo, no?
A.: Vedi, tu immediatamente hai collegato il naturismo col sesso. Anche questo fa parte dell'equivoco che dicevo prima. Secondo questa visione distorta, la nudità è collegata in modo inscindibile con la sessualità: si sta nudi solo per fare sesso. Perciò, se un uomo va in una spiaggia nudista, è perché vuole guardare o esibirsi, e magari provarci con le donne; se lo fa una donna da sola, è perché vuol farsi guardare e sedurre gli uomini; se lo fa una coppia, è perché vuole cogliere l'occasione per proporre scambi con le altre coppie. A nessuno viene in mente che la pratica della nudità in comune possa essere invece qualcosa di estremamente sano e pulito. I campeggi naturisti sono frequentati per lo più da coppie e da famiglie con bambini. Altro che maniaci e scambisti!
L.: Come puoi escludere che quando vai in una spiaggia libera non puoi incontrare qualche tipaccio?
A.: Bisogna distinguere. Esistono dei luoghi qualificati come "campeggi naturisti": questi sono luoghi privati, per cui il gestore può controllare chi entra, ed anche cacciare fuori chi si comporta male. In molti di questi posti è richiesta la tessera di un'associazione riconosciuta dalla Federazione Naturista Internazionale. In alcuni casi è addirittura obbligatorio andare in coppia, per cui gli uomini soli non sono ammessi. Non dico che questo sia giusto in assoluto, perché così facendo si escludono anche i molti uomini che si comportano bene; però così è più difficile che si incontri gente poco raccomandabile. Per quanto riguarda poi le spiagge libere o altri luoghi simili, in tutti i paesi più civili ci sono molti posti ufficialmente riconosciuti come naturisti (pensare che in Italia c'è una sola spiaggia ufficialmente naturista!), oppure luoghi non ufficiali ma frequentati "per consuetudine" da naturisti. Questi però sono luoghi pubblici, in cui non ci può essere un controllo sugli accessi; la qualità dell'ambiente dipende allora dalla gente che lo frequenta. Per esperienza, ti posso dire che le migliori spiagge libere naturiste sono di solito quelle piuttosto isolate e scomode da raggiungere, perché così ci va solo chi è veramente interessato. Ma dipende anche da quanti naturisti ci vanno. Si potrebbe dire che di naturisti più ce ne sono, e più ce ne sono; invece, meno ce ne sono, e meno ce ne sono. Sembra uno scioglilingua, ma è vero: se un posto è molto frequentato da naturisti, è inevitabile che maniaci, guardoni o comunque coloro che non vogliono fare nudismo siano meno invogliati a stare lì, perché sanno di non passare inosservati e si sentono a disagio. Invece se in un posto ci sono pochi naturisti, ben presto esso viene invaso da altra gente che nel migliore dei casi va lì per guardare, quando non addirittura per dare fastidio. In altre parole, è il numero che dà forza, sia in un caso che nell'altro.
L.: Perché parli di "uomini" soli? I single che fanno nudismo sono solo uomini?
A.: Nei posti in cui si può stare tranquilli si vedono anche donne da sole, oppure coppie di amiche. In un luogo frequentato solo o quasi da naturisti una donna anche da sola si sente protetta, perché sa che nessuno le darà fastidio, alla peggio le sarà più facile ottenere aiuto da altri. Comunque è senz'altro vero che gli uomini si interessano al nudismo più delle donne.

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Autore Fabio Montagnani
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Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2017
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