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«Un flagello della natura»


«Un flagello della natura»

28/03/02 21.00.24

-ARCIDOSSO — L'eco del rombo dei motori del «Coppa Liburna», che ha violato per alcuni giorni il sacro eremo di Davide Lazzaretti sul Monte Labbro, si è da poco disperso negli anfratti di quella natura selvaggia. Il vincitore della tappa del rally della discordia, Navarra, ha ricevuto felice la sua fiammante coppa e già pensa ad altre imprese su irti e accidentati percorsi. Il vero vincitore assoluto di questa manifestazione è però, senza forse averlo mai sognato, il sindaco di Arcidosso, Attilio Marino, che pur non avendo partecipato materialmente alla gara si beccherà, con tutta probabilità dal Wwf, in occasione della Festa delle Oasi, riceverà l'ironico premio «Attila, flagello dell'Albegna». Riconoscimento che avrà la seguente motivazione:: «senza fare tanto rumore per nulla e senza alzare inutili polveroni ritrovando compattezza ed accordo con l'opposizione su temi di grande respiro e ricaduta sul territorio autorizzava la disputa di un utilissimo Rally capace di scrollare l'opprimente silenzio che da secoli gravita sul Monte Labbro». Il premio consisterà in una rara copia del «codice regionale dell'ambiente» pubblicato dalla Regione Toscana e che sembra sia assai difficilmente reperibile. A candidare il sindaco Marino a questo, a dir poco, singolare riconoscimento è Riccardo Nardi dell'Oasi Wwf Bosco di Rocconi, il quale afferma che una cosa del genere non era mai accaduta sul Monte Labbro e che desta ancora maggiore meraviglia che avvenga proprio ora che la zona è protetta dal marchio di «Sito di Importanza Comunitaria». Nardi aggiunge che la Provincia, settore Conservazione della Natura, ha dato parere negativo, la Comunità montana dell'Amiata, che sta investendo nell'area 900.000 euro, non è stata nemmeno interpellata, il Wwf Toscana ha presentato un esposto alla magistratura e si è levato alto il grido del direttore del Parco Faunistico dell'Amiata Niso Cini. «Saranno necessarie settimane — ricorda Nardi — per ripristinare la strada, pulire la molto probabile immondizia che il pubblico urlante avrà lasciato nel terreno. Se qualche animale sarà stato travolto ed altri abbandoneranno i loro piccoli pazienza, volete fermare il progresso? I pochi residenti sono stati trattati da buoni indigeni nei cui confronti ogni sopruso, putroppo, è permesso».



WWF Grosseto
 
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Autore Fabio Montagnani
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Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2017
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