Girando nei Borghi Italiani

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Progetti Prvincia di Grosseto

 I PROGETTI DI CONSERVAZIONE

Centro Recupero Animali esotici

Vicino al Centro di Recupero per Animali Selvatici di Semproniano (GR) è in allestimento il C.R.A.E.

 

Il CRAE (Centro di Recupero Animali Esotici) è una struttura unica in Italia: si tratta infatti del primo centro di accoglienza per specie esotiche confiscate dallo Stato italiano in quanto importate illegalmente nel nostro paese.Di conseguenza questo centro ha una valenza nazionale ricevendo animali provenientei da tutte le regioni italiane. La costruzione del CRAE è stata avviata nell'anno 2000 e si prevede che possa lavorare a pieno regime entro i primi mesi del 2002.

Presso il CRAE sono già stati portati rari esemplari di specie esotiche (Ara ararauna, Cacatua delle Molucche, Cacatua galerita ecc. ) in attesa di essere riportati, quando le condizioni lo permettano, nei loro paesi di origine o di entrare a far parte di nuclei di riproduzione in cattività di specie a rischio di estinzione.

Il WWF ha ritenuto assolutamente prioritario costruire questo centro proprio perchè nel nostro paese non esistevano strutture deputate a ricevere gli animali sequestrati e/o confiscati. Questa carenza ha spesso e volentieri fatto sì che gli animali sequestrati rimanessero affidati alle stesse persone che li avevano introdotti illegalmente in Italia pregiudicando in maniera seria il risultato del lavoro di vigilanza del Corpo Forestale dello Stato.

 

 

PROGETTO CAPOVACCAIO
 

Il progetto del WWF Toscana per la reintroduzione dell'avvoltoio Capovaccaio

Una delle aree di liberazione sarà proprio quella che circonda il centro di riproduzione, ossia l'Alta Valle dell'Albegna, che offre un ambiente integro, ricco di greggi e pareti rocciose idonee alla nidificazione del capovaccaio. Due dei vecchi nidi presenti nella valle sono ancora visibili con i loro rami intrecciati e persino con i resti dei pasti dei vecchi inquilini.

"...qui comincia un vasto paese spopolato ed incolto, ma vario, d'una vera bellezza e d'una grandiosità senza pari. Selvaggio e magnifico in specialmodo quando in primavera lo riempie di canti e di profumi, celando la sterilità della pietra con la ricchezza dorata delle ginestre e rivestendo tutti i rami dei fichi mori, ancor senza fronde, d'una profusione violacea di bei fiori carnosi e delicati, sì che paiono smisurati mazzi uscenti dall'arroviglio spinoso dei perastri e dei pruni". 

Così scriveva, nell'anno 1911, C.A. Nicolosi nel libro "La Montagna maremmana" descrivendo l'Alta Valle dell'Albegna con termini che sono ancor oggi validi. Il Centro di riproduzione del Capovaccaio è collocato nell'Alta Valle dell'Albegna, uno degli ambienti meglio conservati della Provincia di Grosseto e di tutta la Toscana in cui la natura da una parte, con la formazione di spettacolari gole calcaree e paesaggi indimenticabili, e l'uomo dall'altra, con la realizzazione di un mosaico di siepi e pascoli, hanno creato un'area di grande importanza naturalistica. In questi luoghi avverranno le prime liberazioni del Capovaccaio in 

Toscana.

 

 

 

 

 

 

Progetto Albanella

L’Albanella è un rapace (il maschio di colore grigio cenere con la punta delle ali nere; la femmina castano-brunasta con il sopraccoda bianco) che si distingue facilmente, a prima vista, dagli altri rapaci per il volo durante la caccia. Questa attività è svolta rasentando il terreno con un volo leggero, quasi non muovendo le ali, tenute nella posizione a “V” , rivolte verso l’alto. L’Albanella giunge in Italia in marzo-aprile, in maggio si hanno le parate nuziali e verso i primi di giugno avviene la deposizione delle uova, l’involo avviene fine giugno primi di luglio. Il nido è collocato sempre sul terreno, prediligendo i coltivi.

Questo è il problema causa di una elevata mortalità: infatti i nidi con i “pullus” non ancora involati, vengono inavvertitamente distrutti o falciati durante le lavorazioni agricole (mietitura, falciatura, altre), facendo si che l’Albanella sia inserita nella “lista rossa” delle specie minacciate di estinzione. Un vero peccato che un animale così importante per l’agricoltura (si nutre di piccoli mammiferi, grossi insetti, piccoli rettili) possa estinguersi.

Per questo il WWF Grosseto, in accordo con l’Amministrazione Provinciale ha ritenuto necessario promuovere una campagna per la protezione dei nidi di Albanella, prefiggendosi come scopi l’individuazione dei siti di nidificazione, attraverso opportuni censimenti e la successiva tutela delle covate, attraverso un intervento di recinzione o addiruttura spostamento del nido stesso, fino all’involo dei giovani.


Oggi Noè si chiama WWF

E' un vecchio slogan della nostra associazione che ben si addice a riassumere le innumerevoli iniziative intraprese con entusiasmo e competenza in difesa della fauna minacciata in Toscana:

ricerche sulla lontra, sensibilizzazione degli agricoltori per salvaguardare i nidi a terra della Albanella minore; indagini e azioni concrete in difesa della cosiddetta fauna minore (rospi, pipistrelli, tritoni ecc.), apposizione di nidi artificiali per favorire la nidificazione di rapaci, ghiandaie marine, cince e pipistrelli, incontri e dibattiti sul lupo, salvataggi di tartarughe e cetacei, programmi di riproduzione in cattività del Capovaccaio, indagini sul Gufo Reale e sui rapaci della Toscana meridionale; due centri per la raccolta, cura e liberazioni di animali selvatici feriti, azioni di controllo sul commercio di specie rare. In particolare il programma di riproduzione in cattività del Capovaccaio, primo in Europa, ha portato alla nascita di diversi esemplari che saranno utilizzati per la reintroduzione della specie in natura.


NOTIZIE DAL PROGETTO CAPOVACCAIO
 

Con un anticipo di un mese rispetto allo scorso anno la coppia 03 (genitori di Giacomo NP25) si sta accoppiando, mentre altre coppie si stanno attivando (07-08-09).

Ci sono buone speranze per nuovi lieti eventi.

 

 

Guido Ceccolini

Progetto WWF Capovaccaio

Via Costarella, 2
58055 Semproniano (GR)
Tel./Fax 0564 986909

 

                

 



WWF Grosseto
 
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Autore Fabio Montagnani
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Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2017
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