Girando nei Borghi Italiani

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La storia di Sant'Angelo in Vado

Cittadina di origini romane, luogo natale di Federico e Taddeo Zuccari
SANT'ANGELO IN VADO (Pesaro e Urbino) - Sant'Angelo in Vado, così chiamata in onore di san Michele Arcangelo e per il fatto di trovarsi presso un guado del Metauro, ebbe importanti trascorsi sotto la dominazione romana.
Il nome dell'antico municipio romano, Tifernum Mataurense, é menzionato da Plinio e da Tolomeo, ricorre in varie epigrafi in parte conservate nel museo civico. Distrutto nel VI secolo dai Goti, il borgo venne ricostruito dai pochi cittadini superstiti che lo cinsero di mura (in gran parte ancora visibili nella parte settentrionale e orientale) e gli imposero definitivamente la denominazione attuale.
Fu capoluogo della Massa Trabaria, antica regione appenninica composta da parti delle Marche, della Romagna, dell'Umbria e della Toscana, che a est giungeva sino al Monte Carpegna, a nord e a sud era formata dalle alte valli del Marecchia, a ovest comprendeva il rilievo dell'Alpe della Luna fino a Sansepolcro e a sud raggiungeva il massiccio del Catria. Dalla seconda metà del XIV secolo Sant'Angelo in Vado divenne feudo della famiglia Brancaleoni e tale rimase sino al 1437, quando, in seguito al matrimonio di Gentile Brancaleoni e Federico da Montefeltro, passò sotto il ducato di Urbino.
La dominazione montefeltrina durò sino al 1631, anno della morte del duca Francesco Maria II Della Rovere, con la conseguente annessione del territorio da parte dello Stato Pontificio che lo incluse nella legazione di Pesaro e Urbino.
Dal 1636 fu sede vescovile, unita a Urbania. La sovranità papalina si concluse nel 1861, alle soglie dell'Unità. Sant'Angelo in Vado ha dato i natali a figure di prestigio quali i pittori Taddeo e Federico Zuccari (1529-66; 1542-1609), Francesco Mancini (1679-1750) e i fratelli Dionisio, Giacomo e Girolamo Nardini (secolo XVI); l'intagliatore Giampietro Zuccari, cugino dei pittori citati; gli architetti Bartolomeo Breccioli (attivo 1627-34) e Giuseppe Sardi (1680-1753); il musicista Agostino Mercuri (1839-92); il giurista Prospero Fagnani (1598-1678). Vi ebbe origine la famiglia Ganganelli da cui nacque Clemente XIV.



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Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2017
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