"Le strade del guado", una proposta alternativa per un week-end 
nelle Marche tra laboratori didattici, visite alle bellezze artistico-monumentali 
ed escursioni 
BORGO 
PACE (Pesaro e Urbino) - Un viaggio indimenticabili attraverso il colore, 
nella storia, nell'arte, nella tradizione, nella natura e nelle innovazioni eco-compatibili. 
E' la proposta alternativa per un week-end di ottobre o novembre, per visitare 
e scoprire il Montefeltro, attraverso la luce dei colori naturali. 
 Minerali, 
terre e vegetali, i colori naturali che l'uomo ha utilizzato fino al secolo scorso 
per tingere, dipingere e colorare, proposti in un percorso dedicato alla riscoperta 
dei colori del Montefeltro, lembo di terra marchigiana ai confini con la toscana 
e la romagna. E' un itinerario interattivo, tra il fare ed il vedere attraverso 
ciò che materialmente il territorio offre: dalle erbe tintorie, ai pigmenti per 
preparare e conoscere i colori naturali, dalle tinture delle fibre tessili alla 
cardatura e filatura, dalla tessitura alla stampa a mano su stoffa. 
 La proposta 
è legata alla visita del territorio attraverso borghi, castelli, abbazie, città. 
L'arte, l'architettura, l'artigianato artistico e tradizionale, il paesaggio, 
visti nella stagione dei caldi colori autunnali. 
 Al centro di tutto il "Guado", 
antica pianta per tingere tessuti e filati di blu fino al XVII secolo in Europa, 
che ha rappresentato per tutto il territorio del Montefeltro una risorsa economica 
importantissima, tanto da essere definito "l'oro blu". Decaduto per l'arrivo del 
meno costoso Indaco coltivato in Oriente, è stato da poco riscoperto e da pochissimi 
di nuovo utilizzato. 
 
A 
testimonianza di questa importante attività restano nel Montefeltro i toponimi 
e il ritrovamento di 60 specifiche "macine da guado" che, decaduta l'attività, 
hanno trovato altri fantasiosi utilizzi come basi per croci davanti alle chiese 
di questo suggestivo e spettacolare territorio della provincia di Pesaro e Urbino.
 
Il pacchetto, a struttura aperta per consentirne la personalizzazione, offre una 
serie di animazione museali: a partire da Urbino, nella Casa Natale di Raffaello, 
con la visita ai "I colori nell'arte". Nella città ducale, dove il fascino rinascimentale 
aleggia ovunque, sarà possibile ammirare l'utilizzo del Guado e le antiche piante 
tintorie per i colori nell'arte, attraverso i capolavori di Piero della Francesca, 
Raffaello, Giovanni Santi. Nel cortile della casa dove nacque Raffaello Sanzio 
nel 1483, c'è ancora la pietra dove padre (Giovanni Santi) e figlio (Raffaello) 
erano soliti preparare i colori naturali per le loro opere. 
 
Il 
viaggio prosegue ad Urbania, l'antica Casteldurante, celebre per le sue ceramiche. 
Proprio a Palazzo Ducale Museo Civico della cittadina, si sviluppa "I colori nella 
ceramica". I colori minerali prendono forma e lucentezza nell'antica arte della 
ceramica, descritti da Cipriano Piccolpasso nei suoi "Li tre libri dell'arte del 
Vasajo" (XVI secolo). Una visita guidata permetterà ai partecipanti di osservare 
l'esposizione delle ceramiche nel Museo del Palazzo Ducale, con visita ai laboratori 
dell'Associazione amici della Ceramica, dove, attraverso la foggiatura, creare 
dalla creta oggetti di antiche forme.
 Altra tappa a Piandimeleto, al Castello 
dei Conti Oliva. Un percorso all'interno del suggestivo Castello, dove sono allestiti 
il museo della terra, il museo dell'arte contadina, Erbario e museo del legno, 
permetterà al visitatore di scoprire la nascita delle rocce e delle terre; i fiori 
e le piante del Montefeltro; il lavoro dell'uomo.
 Si passa poi alla piccola 
frazione di Lamoli di Borgo Pace, all'interno del Museo dei Colori Naturali, per 
i laboratori didattici. Tra acquerelli e pitture, si susseguiranno le dimostrazioni 
pratiche di preparazioni di colori naturali vegetali. Estrazioni dei pigmenti 
dai fiori, foglie e radici di piante officinali tintorie, per la preparazione 
dei colori blu di guado, rosso di robbia e giallo di reseda.
 
Come 
detto, lo stesso visitatore potrà decidere il suo viaggio, che volendo lo potrà 
condurre a Piobbico, al Museo del Castello per vedere la tessitura a telaio. Previste 
dimostrazione di tessitura su antichi telai, visita al laboratorio e allo show 
room della Imm, antiche manifatture artistiche. In alternativa fare una puntatine 
al Museo della stampa di Urbino, per dimostrazioni pratiche di stampa e preparazione 
degli inchiostri. 
 Infine darsi all'aria aperta con le intense escursioni 
guidate al Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello o all'Alpe della Luna. 
Due località dove le terre multicolori permetteranno, a chiunque lo volesse, di 
scoprire l'arte dei carbonai, camminando lungo la valle del torrente Auro, uno 
dei pochi luoghi in Italia dove la produzione del carbone e della carbonella vegetale 
rappresenta ancora un'importante attività economica. 
 Il pacchetto, promosso 
dagli operatori del Montefeltro e dal Sistema Turistico locale Urbino e il Montefeltro, 
suggerisce molteplici proposte che possono essere scelte a piacere dai visitatori.