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Corsica
Ajaccio si stende su un golfo stupendo. All'alba e al tramonto si gode una bella vista d'insieme dalla punta di Aspreto. Al di sopra dei vecchi quartieri tranquillamente adagiati a fior d'acqua, la città nuova si arrampica sul fianco della montagna in un'armonia di toni pastello ocra, rosa e giallo. "Città imperiale" che diede i natali a Napoleone, Ajaccio conserva religiosamente il ricordo del glorioso figliol prodigo, celebrato dall'inno locale, "L'Ajaccese". Le sue strade, i monumenti, i negozi di souvenir ricordano ovunque il grande personaggio. Ajaccio merita più di una breve sosta lungo l'itinerario delle spiagge o della montagna: non è tempo perso immergersi per qualche ora nel fascino di questa città.

Golfo di AjaccioOgni mattina, dietro il municipio, il mercato dello square César-Campinchi anima la piazza e le strade adiacenti. Al porto, i pescatori vendono il pesce appena pescato, mentre, sulle panchine, i pensionati si scaldano al sole. La sera, percorrete sino in fondo il molo della Cittadella, il porto, la città bassa e le colline circostanti cominciano a scintillare nella notte.

Ajaccio, città romana, fiorente ai tempi del Basso Impero, sorgeva nell'area del quartiere San Giovanni, a Nord della cittadella. La fondazione della città sul territorio attuale fu realizzata nel 1492 dal Banco di San Giorgio che, dal 1453, amministrava la Corsica per conto della Repubblica di Genova. Alcune famiglie liguri e della nobiltà genovese si stabilirono così nella nuova colonia, dove da quel momento, fu proibito ai corsi di risiedere. Ajaccio si mantenne puramente genovese fino al 1553, quando, presa da Sampiero Corso, vi si stabilirono alcune famiglie corse, che nel 1592 ottennero il diritto di cittadinanza.

Corsica testa di MoroIl XVII sec. segnò l'inizio dell'espansione della città, la cui popolazione passò da 1.200 ab. nel 1584 a 5.000 nel 1666. Tuttavia, nel 1611, oltre la metà dei 2000 ab. di Ajaccio viveva ancora in condizioni miserabili. La città vecchia e la cittadella si svilupparono protette dai bastioni (demoliti nel 1801), mentre nella periferia a Nord un quartiere, "il Borgo", sorgeva sull'asse dell'attuale rue Cardinal Fesch. Gli abitanti vivevano principalmente del commercio e della pesca del corallo. E' nel XVIII sec. che si compì il vero e proprio processo di espansione della città, dovuto essenzialmente a fattori politici. A partire dal 1715, al commissario delle province della zona Al di là dei Monti, che risiedeva ad Ajaccio, furono concessi gli stessi poteri di quello di Bastia. Successivamente, nel 1793, la Convenzione divise la Corsica in due dipartimenti: quello del Golo e quello del Liamone, di cui Ajaccio divenne il capoluogo; più tardi un decreto imperiale del 1811 riunì i due dipartimenti in uno solo, sotto l'amministrazione di Ajaccio. Da allora, la città non cessò di crescere. Attualmente capoluogo del dipartimento della Corsica del Sud, essa è la sede dell'Assemblea Corsa istituita nel 1982.


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Autore Fabio Montagnani
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Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2017
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