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LA VEGETAZIONE CORSA

L'isola possiede circa 2000 specie vegetali, di cui 78 endemiche ed un centinaio non appartenente alla flora della Francia continentale, ma a quella del bacino mediterraneo. Su tutto il territorio, dal mare alle spoglie cime d'alta montagna, crescono, quasi aggrappati ad un terreno spesso ingrato, vegetali capaci di resistere ad un clima molto caldo, alla siccità prolungata, a venti violenti o al freddo rigido. Le piante, adattatesi a questo duro ambiente biologico, possiedono radici profonde o estese e ramificate, tronchi legnosi, spine robuste, piccole foglie coriacee, lucide o ricoperte di peluria per trattenere l'umidità. Le specie vegetali si distribuiscono in diversi piani secondo l'altitudine; questa regola generale è sottoposta tuttavia ad alcune variabili dovute a diversi fattori quali la natura del suolo, la vicinanza del mare, l'esposizione dei versanti, l'orientamento delle valli etc. Inoltre ogni specie cresce in una propria zona d'altitudine, ma presenta un'elevata capacità di adattamento. All'interno di queste variabili, comunque, è possibile distinguere tre fasce caratteristiche.

Le regioni basse (fino a 500 m.) - Fascia mediterranea inferiore

Flora esotica - Il fico d'India, cactus con foglie larghe, carnose e irte di aculei, è originario dell'America centrale: predilige i terreni aridi ed i climi caldi e produce un frutto commestibile. L'agave americana, pianta grassa con lunghe foglie carnose e acuminate, d'un verde glauco, con spine marroni, disposte a rosette sui margini, sostiene uno stelo floreale dai fiori gialli, simile ad un candelabro. L'aloe, con foglie carnose, in aprile offre racemi di fiori rossi o gialli. Sui bordi delle strade e soprattutto nelle zone paludose, crescono gli eucalipti, piantati per le loro proprietà medicinali e presenti in numerose regioni della Corsica; alcuni tronchi hanno un diametro di 2 m. o anche più (ad esempio nella regione di Porto).

La macchia - La macchia riveste immense superfici della costa e dell'entroterra sulle quali distende un tappeto vegetale ininterrotto, estremamente fitto ed alto; si propaga anche sotto i pini marittimi, le querce e nei castagneti abbandonati. Da questa folta coltre di verde, pronta a prendere il posto delle foreste incendiate e dei campi non più coltivati, emergono spesso boschetti di lecci, di sughere o enormi rocce. Dato l'elevato grado di combustibilità, la macchia favorisce la propagazione degli incendi, ma ha la benefica proprietà di trattenere lo strato di humus e di fornire legno da riscaldamento. In primavera, la piena fioritura della macchia produce profumi estremamente intensi, tipici della Corsica.

Gli alberi - Il leccio, onnipresente in tutta l'isola, si mescola alla macchia fino a 500 m. per poi creare, oltre questa altitudine, rade foreste; un tempo era l'albero più prezioso della Corsica che forniva legno da riscaldamento e carbone, inoltre, le sue ghiande servivano da ottimo cibo per i maiali semiselvatici. La sughera, sparsa spesso in boschetti nel bel mezzo dell'impenetrabile macchia, è estesa solo nella parte sud orientale dell'isola dove è ancora sfruttata (nella regione di Porto Vecchio).

Le alte valli (da 500 a 1.500 m.) - Fascia mediterranea superiore

Il castagno - Tuttora molto esteso tra i 500 e gli 800 m. d'altitudine, ricopre circa 15.000 ettari nella sola zona della Castagniccia e 31.000 ettari in tutta l'isola. Vive soprattutto nei fondovalle e nelle zone umide di questa fascia già montagnosa; un tempo era piantato dall'uomo, mentre oggi cresce spontaneamente e le stesse castagne, che nel passato costituivano un importante nutrimento per l'uomo, sono ormai divenute un cibo complementare.

Il Pino Marittimo - Fino a 1000 m. d'altitudine, il pino marittimo di Corsica forma vaste foreste, ad esempio quella dell'Ospedale, il cui sottobosco è invaso da fitta macchia.

Il Pino Laricio - Il pino laricio cresce tra i 700 m. d'altitudine sui versanti esposti a Sud e i 1500 o persino i 1800 m. su alcuni fianchi settentrionali. Costituisce la parte predominante delle foreste di Valdo - Niello, Aitone e Vizzavona. Talvolta vive in combinazione con il pino di Corte, il pino marittimo, l'abete pettinato o persino con il cedro, come nella foresta di Bavella.

Il Faggio - Il faggio, presente sui terreni scistosi nord orientali, cresce a partire da 1000 m. d'altitudine, ma si può incontrare fino a 1500 m.

La betulla - La betulla vive soprattutto nel margine superiore della foresta formando delicati boschetti sul colle di Vergio e sul versante Nord del Monte Cinto.

La montagna (da 1.500 a 1.900 m.) - Fascia alpina

Tra 1500 e 1900 m. cresce abbondante l'ontano odoroso (bassu). Le foglie appiccicose ed odorose di questo arbusto lo distinguono dal suo più noto parente alpino, l'ontano nero. Gli ontaneti, frequenti sui versanti Nord dei monti, si possono trovare anche sulle pendici rivolte a Sud, limitandosi però in tal caso alle zone più umide, lungo i torrenti. Le pozzine (da pozzi) sono prati torbosi d'erba bassa formatisi dove un tempo si stendevano i laghi glaciali. Oltre i 1600 m. si trovano altre piante tipiche dell'isola: il ginepro nano, arbusto che, anziché crescere in altezza, si distende sul terreno ed il crespino dell'Etna, con fiori gialli e foglie trasformate in dure spine. Le vette poco raggiungibili sono qua e là cosparse di fiori: l'aquilegia di Bernard, la viola corsa e la margherita cotonosa, una specie di crisantemo dai fiori bianchi. Lungo alcuni sentieri molto frequentati, come ad esempio il Monte d'Oro, questi fiori divengono sempre più rari, data la pessima abitudine dei visitatori di coglierli in maniera indiscriminata.


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Autore Fabio Montagnani
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Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2017
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