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giovedì 17 luglio 2008

 

DOVE ABITANO LE EMOZIONI

MARIO BOTTA E PAOLO CREPET IN UN INCONTRO SULLA
FELICITÀ E I LUOGHI IN CUI VIVIAMO
CHIUSI (SI) – Centro convegni San Francesco
VENERDÌ 18 LUGLIO 2008 ORE 17

Mario Botta e Paolo Crepet discuteranno sulla felicità e i luoghi in cui viviamo in un contesto simbolico: a Chiusi, in provincia di Siena, punto di incontro tra Toscana, Lazio e Umbria, e di sintesi felice quanto a qualità del paesaggio e stile di vita.
“Dove abitano le emozioni” è il titolo dell’incontro pubblico previsto per venerdì 18 luglio, alle 17, a Chiusi-Centro convegni San Francesco, coordinato dalla giornalista Maria Antonietta Calabrò. L’iniziativa prende spunto da una pubblicazione sugli stessi temi: un libro intervista con l’architetto di fama mondiale e lo psichiatra e sociologo, edito di recente da Einaudi.
A Chiusi, strategico luogo etrusco, si discuterà su come ripensare città e territori extraurbani come luoghi dove poter essere felici. Le riflessioni di Botta e Crepet potranno dimostrare come questa aspirazione non sia solo un’utopia. Al contrario, negli spazi urbani e nel territorio si può vivere un tempo non solo produttivo, dove emozioni e ricchezza siano strumenti di una nuova convivenza e di una quotidianità rinnovata per il singolo come per la comunità. Botta e Crepet approfondiranno come le nostre emozioni dipendano anche dal modo di utilizzare e concepire territori e spazi urbani.
La cittadina di Chiusi rappresenta una scelta non casuale, può essere infatti considerata un luogo simbolico, da sempre punto strategico e di confronto, luogo di stratificazioni storiche. Anticamente, c'era il sistema viario legato alla Chiana, che collegava Arno e Tevere (navigabili). Oggi ci sono ferrovia e autostrada, e una posizione geografica di confine tra tre regioni del centro Italia. Il paesaggio, sopratutto, ha mantenuto la biodiversità, rimanendo identico anche rispetto alle antiche mappe del catasto leopoldino. Ancora oggi la campagna che la circonda evoca armonia, liricità, ispirazione di un paesaggio che ha mantenuto intatto il rapporto con la memoria.
Insomma, un luogo simbolo dove affrontare adeguatamente i temi della qualità della vita, del paesaggio e della felicità in rapporto all’architettura che ha bisogno, secondo Mario Botta, di ritrovare valori umanistici forti, spiccata sensibilità ambientale e un’attenzione per la bellezza.
“La felicità e i luoghi in cui viviamo – osserva il sindaco di Chiusi, Luca Ceccobao – sono aspetti intimamente legati e che meritano un confronto, specie in un territoro ‘eletto’ come il nostro. Ma il territorio senese e toscano non può essere considerato, con superficialità, solo un’isola felice: al massimo un laboratorio virtuoso sul quale introdurre spunti e riflessioni. Auspico che Chiusi possa continuare ad ospitare questo dibattito, con altre analoghe iniziative nel prossimo futuro”.
SINTETICHE NOTE BIOGRAFICHE
Mario Botta, architetto di fama mondiale, ha lavorato con Le corbusier e Louis Kahn. Tra i suoi lavori il Museo d’arte moderna di San Francisco, la torre Kyobo a Seul, la ristrutturazione del Teatro alla Scala di Milano, il Mart di Rovereto. Paolo Crepet, psichiatra e sociologo, ha lavorato con Franco Basaglia. Numerose le sue pubblicazioni e le collaborazioni con testate televisive e periodici, che ne fanno un divulgatore di successo sugli studi legati agli aspetti più profondi della vita umana.

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