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martedì 15 luglio 2008

 

Tra i primi a carpire la grandezza di Raffaello, con lo sguardo rivolto al fasto del Crivelli

LICINI E PAGANI PORTANO LE MARCHE AI PRIMI POSTI NEL CIRCUITO DELLE GRANDI MOSTRE IN ITALIAE’ INIZIATO IL COUNT DOWN PER LA GRANDE MOSTRA DELLE MARCHE DEL 2008, DOPO OSVALDO LICINI, E’ L’ARTE DEL ‘500 LA PROTAGONISTAVINCENZO PAGANI TRA CRIVELLI E RAFFAELLO

A cura di Vittorio Sgarbi
Catalogo SILVANA Editoriale
Fermo 31 maggio – 9 novembre
Nuova mostra rivelazione nelle Marche con la bella città di Fermo (che ha già nel patrimonio permanente una splendida Natività del Rubens e un’Adorazione dei pastori del Baciccio) che porta all’attenzione del grande pubblico un artista che ha avuto il merito e la capacità di unire le più diverse tendenze artistiche presenti nella Marca cinquecentesca e riconoscere quale di queste avrebbe segnato la pittura rinascimentale. Insomma, un caso di sorprendente modernità e originalità proprio per questa sua capacità di sintesi di diverse culture pittoriche presenti nelle Marche.
Il pittore è Vincenzo Pagani (Monterubbiano, 1490 ca. – 1568) a cui, nell’ambito del FESTIVAL SAGGI PAESAGGI, è dedicata la grande mostra Vincenzo Pagani un pittore devoto tra Crivelli e Raffaello, nel Palazzo dei Priori di Fermo dal 31 maggio al 9 novembre 2008, ideata da Walter Scotucci e Paola Pierangelini.
La mostra, sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica, è promossa dal Comitato per le Celebrazioni del V centenario della nascita del pittore e organizzata dal Comune di Fermo, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed in collaborazione con la Regione Marche, la Provincia di Ascoli Piceno, la Soprintendenza ai Beni Storici e Artistici di Urbino, con l’Arcidiocesi di Fermo, oltre che con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.
In mostra più di 50 opere, di cui 30 pale d’altare, provenienti da numerosi musei, scelte da un Comitato Scientifico presieduto da Vittorio Sgarbi e composto da Livia Carloni, Germano Liberati, Liana Lippi, Marina Massa, Benedetta Montevecchi, Stefano Papetti, Paola Pierangelini e Walter Scotucci. Oltre la sede espositiva principale nello splendido Palazzo dei Priori (fine XIII sec.) di Fermo, affascinante anche la sezione espositiva “fuori mostra” con un circuito di opere lungo un itinerario che tocca 17 piccoli centri storici del territorio. Emerge tutto il fascino di una personalità assai originale, una personalità artistica tutta da scoprire e il cui rilievo va ben oltre il confine regionale. In mostra anche artisti di straordinaria importanza come Palmezzano, Luca Signorelli, Raffaellino del Colle e il Cavalier D’Arpino.
Per le Marche il periodo storico più fulgido e ricco di fermento intellettuale è stato a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento: in queste terre passarono artisti e pensatori, figure che, in quel momento di crescita del pensiero rinascimentale, coincidevano in un’unica persona. Valga per tutti pensare a Lorenzo Lotto, ai Vivarini, a Carlo Crivelli e a Pietro Alamanno, così come non si può non citare personalità quali Luca Signorelli, Tiziano ed il “divino Raffaello”.
Con questa prima mostra monografica, si vuole far risaltare come Vincenzo Pagani, circondato da una schiera di pittori e scultori provenienti dalle più disparate parti d’Italia e d’Europa, seppe apprezzare quelli che successivamente sarebbero stati considerati come i migliori, percependone i tratti caratteristici, quelli innovativi e quelli più raffinati.
L’esposizione ha una doppia finalità: sottolineare le affinità elettive che legano il Pagani ad altri maestri attivi nella Marca ed attratti dai modelli raffaelleschi quali Cola dell'Amatrice, Innocenzo da Imola, Francesco Francia, Raffaellino del Colle; ricostruire il percorso artistico dell'eclettico maestro piceno attraverso le trenta pale d'altare che esprimono appieno la ritrovata fede dopo quello che Federico Zeri definì “il ciclone Borgia”.
La religiosità dei fedeli aveva bisogno di riconoscersi in opere che nell’adeguarsi ai nuovi indirizzi del Rinascimento, mantenessero tuttavia un legame con la tradizione e Vincenzo Pagani è stato il pittore che meglio di altri ha saputo interpretare le esigenze di una committenza non ignara di quanto avveniva sulla scena artistica romana. Sul finire degli anni Venti il Pagani adotta nelle sue sacre rappresentazioni la consuetudine di mostrare la Madonna in gloria assisa su un seggio di nuvole e circondata dagli angeli, sviluppando in mille varianti una suggestione derivata dalla "Madonna di Foligno" di Raffaello che, in quegli stessi anni, veniva replicata anche nelle botteghe ceramiche urbinati.
Sede e orari
Fermo, Palazzo dei Priori
31 maggio- 9 novembre

Dal 31/05 al 15/06 e dal 19/09 al 09/11
feriali 10.00-13.00/15,30-18.00 festivi 10,00-13.00/15,30-19,00
Chiuso i lunedì non festivi

Dal 16/06 al 18/09
10.00-13.00/16,00-20.00
Tutti i giovedì di luglio ed agosto e dal 7 al 17 agosto anche 21.00-23.00
Aperto tutti i giorni

Biglietti
intero € 8,00
ridotto € 5,00
ridotto scuole € 3,00 a persona
gratuito sotto i 6 anni, giornalisti con tesserino, accompagnatori gruppi
Nel biglietto è compreso l’ingresso al Polo Museale di Palazzo dei Priori

Itinerari nei luoghi del Pagani
Porto San Giorgio, Altidona, Monterubbiano, Moresco, Falerone, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Francavilla d’Ete, Torre San Patrizio, Ortezzano, Montottone, Montelparo, S.Vittoria in Matenano

Informazioni, prenotazioni, pacchetti turistici e proposte di soggiorno
Call center lun-ven 199 151 123 fax 800 599 122
Orario 10.00 –18.00
Call center sede mostra 0734 217140 fax 0734 215231
in orario di apertura della mostra
info@vincenzopagani.it
www.vincenzopagani.it

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